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CORONAVIRUS - DPCM 11 marzo 2020

Con riferimento alle attività produttive e alle attività professionali che proseguono, il decreto raccomanda:
- ricorso al lavoro agile, per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio, o a distanza;
- incentivazione di ferie e congedi retribuiti per i dipendenti nonché di altri strumenti eventualmente previsti dalla contrattazione collettiva;
- sospensione delle attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, adozione di strumenti di protezione individuale;
- incentivazione delle operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.


Per le sole attività produttive, il decreto raccomanda, altresì:
– la limitazione il più possibile degli spostamenti all’interno dei siti;
– il contingentamento dell’accesso agli spazi comuni.


Con riferimento alle predette attività, ai fini dell’adozione di tutte le misure di contenimento del rischio di contagio, è da favorire il ricorso ad intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Scritta il 13/03/2020